martedì 26 dicembre 2017

Il giardino dei semplici

Il giardino dei semplici - Erbe, tisane e pratiche curative, AA. VV., Edizioni del Baldo, 2016
Numero di pagine: 280
Lingua originale: italiano
Prima edizione: 2016
Genere: manuale

Come altre pubblicazioni delle Edizioni del Baldo, anche questo tratta di erbe e tisane, nello specifico inquadrane nell'ambito della medicina monastica. E come tutti i volumi di quest'editore, la veste grafica è molto ben curata, inoltre anche il formato di questo libro è particolare, alto e stretto, e richiama i codici manoscritti.
Dopo l'indice ed una breve introduzione con cenni riguardo alla storia delle fitoterapia, si passa alla descrizione dell'orto dei semplici, ovvero il giardino in cui venivano coltivate le erbe medicinali nei conventi medievali, suddiviso in maniera simbolica e presente in molti monasteri, a partire da quelli soggetti alla Regola di S. Benedetto, per poi diffondersi anche nei conventi degli altri ordini. Vengono fatti alcuni esempi di abazie con i loro giardini medicinali.
Il terzo capitolo traccia la storia della medicina medievale basata su Ippocrate, Catone e Galeno, distinguendo quella istituzionale ed ecclesiastica da quella delle così dette streghe, citando però anche figura a metà fra e due tendenze come S. Ildegarda di Bingen e Paracelso. Cita anche la Scuola Salernitana nata dalla commistione di culture e saperi di varia origine. Viene poi illustrata la storia degli erbari, dal primo redatto da Teofrasto, che insieme al De materia medica di Dioscoride circolò in vari manoscritti riccamente illustrati fino al rinascimento ed oltre, per a quelli di Matthioli e Aldovrandi fra 500 e 600, editi a stampa, e seguiti da quelli composti da parti di piante essiccate del XVI secolo. Il capitolo si chiude con Linneo, l'inventore della nomenclatura botanica ancora in uso, ed un riquadro indica come prodursi un erbario casalingo.
Il capitolo quarto tratta di come riconoscere le erbe, vengono quindi illustrate le parti della pianta, del fiore, i tipi di radici, foglie, margine fogliare e disposizione sullo stelo. Segue un breve sunto sulle principali famiglie di erbe officinali e la spiegazione della tassonomia botanica linneana; indicazioni di raccolta in base alla parte della pianta; influssi planetari; tabella con nome della pianta italiano, tempo balsamico, parte della pianta da raccogliere (droga); come conservarle e essiccarle con tabella con i tempi di essiccazione delle parti della pianta.
Il capitolo cinque descrive i principali principi attivi presenti nei vegetali e contiene anche un breve glossario dei principali termini botanici.
Il sesto capitolo tratta di come curarsi con le erbe, avendo ben presente che naturale non è sinonimo di innocuo, ed offre una panoramica dei principali preparati erboristici per uso interno (infuso, decotto, tintura madre, sciroppo,suffumigi) ed esterno (creme, pomate, bagni e semicupi, cataplasma e impiastro, compressa, polpa e succo); una tabella con corrispondenze fra misure (cucchiai, manciate ecc.) e peso ed una per la diluizione dell'alcool per ottenere varie gradazioni.
La parte più cospicua del libro è composta dallo schedario sulle singole piante, che tratta più 260 fra erbe, arbusti ed alberi. Ad alcune è dedicata una intera pagina con nome italiano, latino, famiglia, habitat, periodo di raccolta, descrizione, proprietà, usi, cenni storici, particolarità ed eventuali controindicazioni. Ogni scheda è correlata da illustrazioni botaniche con particolari su fiore frutto e seme. Alcune piante invece sono trattate più brevemente ed hanno solo un'illustrazione dell'intera pianta.
Segue una sezione dove per ogni disturbo sono indicate preparazioni curative di vario tipo.
Troviamo quindi un ricettario di creme e unguenti con cenni sulla coltivazione dell'Ulivo nei monasteri, proprietà dell'olio e cosmetici a base d'olio d'oliva con approfondimenti sul sapone, dentifrici, preparati per i capelli, il viso,il corpo. Tra l'altro alcune delle ricette riportate non sono banali rimescolamenti di ingredienti, quindi possono risultare interessanti anche a chi abbia già un po' di esperienza nella cosmesi naturale autoprodotta, solo mi sembra che venga dato poco conto riguardo alla conservazione dei preparati. Questa parte, ampliata di poco si trova anche in Creme, pomate, unguenti e rimedi naturali.
Il capitolo sette tratta delle erbe aromatiche in cucina, alcune già citate nelle schede precedenti, si parla di 16 piante. Questa sezione in particolare è presente con piccole differenze anche in altri libri sulle erbe dell'editore.
L'indice dell'erbario chiude il volume seguito da alcune pagine per gli appunti.
La grafica, sempre curata ed elegante, fanno di questo volume un testo da avere anche solo per il piacere di sfogliarlo, senza contare l'utilità e l'ampiezza dei temi trattati da un punto di vista storico ma anche accurato negli utilizzi moderni dei vegetali.
Il formato lo rende forse poco agevole da portare in giro, ma può essere un buon regalo per appassionati di erbe.

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